
Tutti lo mangiano. Ma pochi sanno davvero chi è.
Scrolla pure, che il GranTurchese ne ha viste più lui di tua zia su Facebook.

1955
Non tutte le gite sono barbose…
Durante una visita al Museo Archeologico di Pompei, Giacomo Colussi nota uno stampino romano traforato e pensa:“Toh, perfetto per inzuppare nel latte!”
Da quell’idea nasce il frollino più tondo, reticolato e inzuppabile che ci sia: Il GranTurchese.
Spoiler: sì, è nato perfetto.






1967
Arrivano gli Amici di Gioele
Un vero Carosello tutto loro, figurine da collezionare e pupazzi gonfiabili.
Altro che influencer.
1970
Gli spot che hanno fatto scuola
(e storia)
Pirati, pupazzi, biscotti parlanti e concerti di tazze che cantavano jingle assurdi. Le nostre pubblicità? Un po’ folli, molto iconiche, decisamente indimenticabili.
Ehm, Netflix chi?






















1975
Il periodo del morso strategico
Tutti lo mangiavano iniziando dai bordi, girando in tondo come un vinile.
Motivo ufficiale: “Così si lascia il centro più buono per ultimo”.
Motivazione vera: nessuno lo sa.

1980
Spot iconico.
Inzuppo leggendario.
Arriva lo spot che ha fatto storia: un bambino guarda con noia i biscotti animati che provano a tuffarsi nel latte.
Solo uno ce la fa:“Gran Turchese ce n’è uno, come lui non c’è nessuno!”
E nasce la leggenda!

1990
Dalle scatole di latta alla confezione salvafreschezza
Cambia il pack, non il biscotto.
Dalle scatole sfuse agli stick, fino alla confezione da 10 biscotti “salvafreschezza” che trovi oggi.
Comoda, pratica, perfetta.
Come sempre.

Dal 2015
Solo il buono resta
Addio olio di palma.
Solo farina poco raffinata 100% italiana.
Solo uova da galline allevate a terra.
Cambiano le esigenze, lui si adatta.
E resta sempre il GranTurchese.
Oggi
Più che un biscotto,
una dichiarazione d’unicità
È quello classico, al cacao o integrale con gocce di cioccolato. È fatto a Petrignano d’Assisi, controllato uno a uno da sistemi intelligenti (mica fuffa).
È il biscotto che non si piega. Si tuffa.


